L’imposta di successione

Successione

L’imposta di successione è un’imposta dovuta nei confronti dello Stato da parte degli eredi e dei legatari del de cuius.

Il calcolo dell’imposta di successione avviene quantificando l’eredità totale, ovvero deve essere sommato, il valore di immobili, diritti reali su beni immobili, titoli, beni mobili, partecipazioni, crediti, etc., ossia tutte le proprietà del defunto.

Dal totale devono essere sottratte le passività del defunto, ovvero i debiti e le spese mediche sostenute per suo conto dagli eredi negli ultimi 6 mesi di vita.

Da questa differenza si ottiene il patrimonio su cui calcolare le imposte.

L’imposta sulle successioni e sulle donazioni si applica a tutte le eredità e alle donazioni tra vivi, con aliquote e franchigie differenziate a seconda del grado di parentela tra chi effettua e chi riceve il trasferimento, ovvero:

-Per i trasferimenti in favore del coniuge o di parenti in linea retta (figli, nipoti, genitori ecc.) l’aliquota è pari al 4% del valore ricevuto, al netto degli eventi debiti, tuttavia ogni beneficiario ha diritto a una franchigia di 1 milione di euro, cioè non paga nessuna imposta se la quota di eredità o la donazione che riceve è inferiore a 1 milione;

-Per trasferimenti in favore di fratelli o sorelle l’aliquota ammonta al 6%, con una franchigia per ciascun beneficiario pari a 100.000 euro;

-i trasferimenti in favore di altri parenti fino al quarto grado, l’aliquota è al 6% ma non si applica alcuna franchigia;

-infine, per i trasferimenti in favore di tutti gli altri soggetti l’aliquota è dell’8% e non ci sono franchigie.